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Altri fondi

Legato Ala Ponzone

Il fondo Ala Ponzone è costituito da volumi appartenuti alla famiglia patrizia cremonese legati nel 1858 all'Accademia di belle arti di Brera dal marchese Filippo e depositato, per le sole opere di argomento storico e letterario ritenute di minore interesse dall'Accademia, presso la Biblioteca Braidense nel 1887 per disposizione del Ministero della Pubblica istruzione.

Dono degli Alleati

Si tratta di opere trafugate dall'esercito tedesco come bottino di guerra e recuperate dagli Alleati.
Il dono venne smembrato e inserito in diverse collocazioni. Una parte dei duplicati venne distribuita ad altre biblioteche.

Dono Banfi

Antonio Banfi, Vimercate 1886 - 1957, filosofo, donò 600 volumi e 630 opuscoli di opere di filosofia arte, antropologia e pedagogia.

Fondo Nicolò Baschiera

Il fondo, pervenuto alla Biblioteca Braidense verso la fine del XVIII secolo, comprende volumi del XVI e XVII secolo riguardanti fortificazioni, opere militari e matematica.
Nicolò Baschiera, romano di nascita, risiedeva a Mantova quale ufficiale del corpo degli ingegneri imperiali e fu direttore delle fortificazioni della Piazza di Mantova.

Fondo Benvenuto

Si tratta di un piccolo fondo, costituito da 29 volumi di miscellanee a stampa e manoscritti di Benvenuto da Milano, O.F.M., al secolo Benvenuto Silvola (1703-1778), provenienti dal Convento di Sant'Ambrogio ad Nemus, a seguito della soppressione degli ordini religiosi.
I testi conservati, antecedenti il 1766, rivestono interesse soprattutto per la storia di Milano e della Lombardia.

Fondo Cameroni

L'abate Carlo Cameroni, Treviglio 1793 - Torino 1862, donò prima alla Biblioteca Ambrosiana e successivamente alla Biblioteca Nazionale Braidense una raccolta di circa 800 autografi. Si trattava del nucleo principale di una collezione più ampia iniziata a Torino nel 1856, per incoraggiamento di Camillo Benso conte di Cavour, denominata "Album di Beneficenza" perchè destinata a sopperire alle necessità degli emigrati politici italiani negli stati sardi. La raccolta, dopo varie vicissitudini pervenne in parte alla Braidense.

Bibliografia: Il fondo Cameroni, a cura di Luisa Corvi Agostini, Milano, Biblioteca Nazionale Braidense 1981.

Biblioteca Cicognara

Il Conte Leopoldo Cicognara (1767-1834) è stato storico dell'arte e bibliografo. Durante la sua vita ha raccolto una biblioteca comprendente circa 5.000 volumi di arte, architettura e archeologia pubblicate tra il XV e il XVIII secolo.

Ridotto in povertà fu costretto a vendere la biblioteca a papa Leone XII che la collocò presso la Biblioteca Vaticana, dove si trova tuttora.

La Biblioteca Nazionale Braidense possiede le 50.000 microfiche che riproducono le opere.

Le microfiche costituiscono il Progetto Cicognara : "A joint program of the Vatican Library and the University of Illinois at the Urbana-Champaign".

Sono consultabili, ordinate secondo il catalogo redatto dallo stesso Cicognara, presso la sala bibliografica della Braidense.

Lascito De Capitani D'Arzago

Giovanni Battista De Capitani D'Arzago, Milano 1816-1895, fu direttore del Gabinetto numismatico milanese e poi vicebibliotecario presso la Braidense. Lasciò alla biblioteca la sua raccolta di stampati e un certo numero di carte manoscritte, tra cui il Carteggio del letterato Francesco Cherubini e le lettere e i manoscritti del medico Giovanni Gherardini.
Tra le più di 1000 opere della raccolta figurano volumi di storia, con particolare riguardo alla storia di Milano, testi di filologia ed edizioni di classici italiani e stranieri.

La Biblioteca di Carlo Firmian

Il conte Carlo Firmian, Tirolo 1716-1782, intraprese la carriera diplomatica e politica al servizio degli Asburgo. Raccolse una ricchissima biblioteca di circa 40.000 volumi rappresentanti varie discipline.
Alla morte di Firmian la biblioteca fu smembrata per una vendita frazionata a copertura di forti debiti.
Lo stato comprò una parte delle opere per l'Università di Pavia e per la Biblioteca di Brera.
Alla Biblioteca di Brera vennero assegnate circa 400 opere che per mancanza di ex libris non sono riconoscibili.

Fondo Gaslini

Gerolamo Gaslini, Monza 1877 - Genova 1964, donò alla Biblioteca Universitaria di Genova ventidue incunaboli, comprendenti alcune edizioni Milanesi.
Tali volumi vennero successivamente destinati dal Ministero della Pubblica Istruzione alla Biblioteca Nazionale Braidense.

Lascito Melchiorre Gioia

Melchiorre Gioia, nato a Piacenza nel 1767, economista e uomo politico, lasciò i suoi manoscritti a Giovanni Gherardini, che a sua volta li donò alla Biblioteca Braidense.
Il materiale comprende fogli e schede di argomento statistico ed economico, oltre a una miscellanea di pensieri, note, memorie e a due tragedie, il Caligola e il Tiberio.

Raccolta Melziana

Don Gaetano dei conti Melzi (1783-1851) educato tra fine Settecento e i primi dell'Ottocento nel Collegio dei Nobili di Parma, collezionò una biblioteca di circa 30.000 volumi tra cui preziosi incunaboli.
Si trattava di prime edizioni di classici greci e latini, collezioni di storie locali, edizioni inglesi e francesi, opere riguardanti la numismatica, opere di letteratura italiana.

Di tutta la collezione, dopo il bombardamento del palazzo Melzi di via Manzoni e successive divisioni della collezione tra le Nazionali di Torino e Milano, sono pervenuti alla Braidense 87 volumi di piccolo formato, in massima parte del XVI sec., hanno la collocazione Rari Melzi e si trovano in Sala Manoscritti.

Lascito Modigliani-Smiderle

Donato alla Braidense dalla Contessa Smiderle intorno al 1967, comprende circa 550 volumi e 100 opuscoli.

La raccolta è molto varia e rispecchia gli interessi di Gino Modigliani: studioso d'arte e di storia, appassionato del volo, critico leonardesco, elargì ingenti somme per l'incremento dell'aviazione. Onorò la memoria di Leonardo da Vinci sostenendo generosamente la Commissione che ne pubblicava i manoscritti e i disegni. Pubblicò il volume Psicologia vinciana nel 1912.

Dono Salvatore Ottolenghi

L'avvocato Salvatore Ottolenghi (Asti, 1831- Milano, 1895), senatore del regno, coprì cariche pubbliche e fu per ventiquattro anni presidente della Società nazionale di mutuo soccorso tra gli impiegati.

Gli eredi, alla morte della vedova di lui, Donna Fanny Finzi, nel maggio 1919 offrirono, alla Braidense, la biblioteca legale che conteneva 1335 volumi ed 228 opuscoli editi tra il 1820 e il 1895 di cui alcune seicentine.

Il fondo non è ben identificabile per mancanza di ex libris e di indicazioni di provenienza negli inventari.

Raccolta Pascoliana

Acquistata nel 1950 degli eredi di Augusto Guido Bianchi, giornalista del "Corriere della sera", la raccolta comprende circa 500 lettere, degli anni 1904-1909, ordinate in buste: 96 sono lettere e biglietti del Pascoli (di cui 80 indirizzate al Bianchi), 53 sono lettere di Maria Pascoli e gli altri 400 autografi sono di vari corrispondenti indirizzati quasi tutti al Bianchi.
La raccolta comprende, inoltre, 348 volumi, 1696 opuscoli riguardanti il Pascoli (fascicoli di giornali e riviste con scritti del poeta e saggi su di lui) e alcuni album di fotografie familiari.
La raccolta degli autografi è tutta inventariata e schedata e le schede sono inserite in un apposito catalogo.

Libreria Eugenio Rignano

Il Prof. Eugenio Rignano, illustre cultore di studi filosofici, politico-sociali, di logica, di biologia, e di psicologia , volle che la sua biblioteca fosse donata alla Braidense.

Alla sua morte, nel 1930, pervennero alla Braidense circa 1150 volumi e alcune centinaia di opuscoli riguardanti le materie da lui studiate.

Il prof. Rignano legò inoltre alla Braidense la somma di Lit.50.000 con il cui reddito la direzione aveva il compito di aggiornare la collezione ricevuta.

Eugenio Rignano scrisse parecchie opere, molte delle quali tradotte, ricordiamo le più importanti: Come funziona la nostra intelligenza, Democrazia e fascismo, Le diverse mentalità logiche, Saggi di sintesi scientifica, Il fine dell'uomo, La memoria biologica, Patologia del ragionamento, Problemi della psiche, Il socialismo.

Collezione Giuseppe Prina

La collezione consiste in circa 30 volumi provenienti dalla biblioteca di Giuseppe Prina, in cui sono raccolti il "Foglio Officiale delle Leggi" 1802-1805 ed il "Bollettino delle Leggi" 1802-1814

Fondo Scaccerni

Il fondo consiste in circa 130 volumi di opere classiche latine e greche donate da Francesco Melzi, Milano 1753, che appartenevano alla famiglia Scaccerni di Ferrara.

Libreria Ovidio Scolari

Ovidio Scolari era proprietario della "Casa Arte Magica" in via Monforte 42 a Milano.

Alla sua morte, il 20 luglio 1934, la famiglia donò alla Braidense 250 volumi riguardanti la prestidigitazione in Italia e all'estero. La Braidense accolse il desiderio espresso dalla famiglia di mantenere unita la raccolta, che comprende opere di grande interesse e per la maggior parte sono in lingua inglese e americana.

Donazione dell'Istituto Smithsoniano

Sin dalla metà dell'Ottocento la Smithsonian Istitution ha inviato in dono le sue pubblicazioni a carattere scientifico alla Braidense.

Tesi di Laurea Tedesche

La Biblioteca possiede 14.500 tesi di laurea inviate da varie università tedesche dal 1880 fino a circa il 1939. Trattano di scienze mediche, fisiche, matematiche e naturali.

Raccolta trentina

Sono i libri che provengono da una piccola biblioteca di carattere regionale posseduta dal 'Circolo trentino di beneficenza in Milano'.

Erano alcune dozzine di libri e opuscoli tutti di argomento o di autori trentini che nel marzo 1889 il presidente del Circolo , conte Archimede Martini, donò alla Braidense. La Biblioteca ha l'obbligo di conservarli tutti insieme come raccolta omogenea e sono naturalmente consultabili.

Donazione Visconti

Ermes Visconti, nato a Milano nel 1784, teorico del Romanticismo, donò alla Biblioteca Braidense la sua collezione bibliografica, consistente in un centinaio di volumi, in massima parte di autori classici tedeschi e inglesi.

Fondo Volantini - Documenti politici sindacali

Il fondo, in corso di riordinamento, consultabile per appuntamento scrivendo a: b-braibeniculturali.it consiste di circa 10.000 documenti, volantini e comunicazioni sindacali e politiche, pubblicati a stampa o ciclostilati, in prevalenza negli anni Settanta, in misura minore nei decenni precedenti e successivi.

Pervenne alla Biblioteca in parte attraverso il deposito legale o a seguito di donazione diretta.

Bibliografia: Il Sessantotto a Milano, a cura di Patrizia Caccia, Carlo Carotti, Mirella Mingardo, Altea Villa, dal sito Giornalismo e storia.