[17.12.2018]
Premio Giovanni Testori
Terza Edizione 2018 | Third Edition 2018
17 dicembre 2018
Giovanni Testori è stato uno dei grandi protagonisti della scena culturale italiana del secondo ‘900. Autore scomodo, isolato dalla cosiddetta società letteraria, ma profondamente legato alla cultura figurativa, da Gaudenzio Ferrari a Tanzio da Varallo, da Ceruti a Morlotti a Varlin, ha impegnato tutto se stesso per giungere a una formulazione radicale del proprio statuto: vi albergano la lucidità e la follia, la pietà e la rivolta, la furente immaginazione e sperimentazione del linguaggio e la realtà è vissuta da parte degli umili, dei reietti, di quelli che nella piramide del viver civile sono al fondo.
Dai ciclisti del “Roserio” ai drogati della Milano indifferente degli anni Ottanta, Testori ha accompagnato con la sua voce roca e impietosa il destino della sua città, quella Milano prima raccontata nella vitalità delle sue periferie, e poi continuamente messa a fronte, spesso attraverso figurazioni apocalittiche, del suo lento degrado.
Per questo si è voluto che il premio fosse voce della realtà cittadina. Ne sono coinvolti il Piccolo Teatro di Milano, il Teatro Franco Parenti, dove Testori ha lavorato all'inizio e nella fase centrale della sua carriera, la Fondazione Corriere della Sera, espressione del quotidiano dove per tanti anni lo scrittore ha esercitato su diversi fronti la propria attività culturale, la Pinacoteca di Brera (cuore degli interessi figurativi dello scrittore), la Biblioteca Nazionale Braidense, la Casa Editrice Giangiacomo Feltrinelli, che ha segnato con I Segreti di Milano gli esordi dello scrittore e sta ripubblicando parte dell'opera omnia.
Ci sono in Testori delle migrazioni fondamentali dalla storia dell’arte alla letteratura, a cominciare dal secolo della peste, il ‘600, che è il secolo della sua ispirazione. Così le Erodiadi di Francesco Cairo migrano nel teatro, i cieli di Tanzio da Varallo migrano nel paesaggio de L’Ambleto “Lo guardi il paziente lettore: cumuli di fango, ferro acciaio, fuliggine e catrame…Neanche la Biblica città si fosse trasformata di colpo nel raduno di tutti i Sesti San Giovanni e di tutte le Bovise dell’universo mondo! (…) Neanche avesse voluto, il grande, disperato Tanzio, anticipare il maldicente invito registico (e no) del L’Ambleto lomazziano - più in dell’iscuro! Più in dell’iscuro! Più ingravidate quelle nigore!
Più ingravidate e anca più inciostrate..”
Figurativa principalmente era la sua cultura, ma anche la sua natura.
L’idea di destinare il premio a un testo legato alle arti figurative e a un testo letterario ha un preciso riscontro: illuminare la figura dello scrittore e indicare alcune vie d’accesso per collocarlo nella sua cultura, nel solco della lezione di Roberto Longhi, suo maestro.
Il premio intitolato a Giovanni Testori si propone di seguire quella che era la sua attività culturale nei campi più diversi e la sua profonda disposizione verso i giovani artisti.
Chi gli chiedeva di visionare mostre e progetti architettonici, chi gli sottoponeva poesie e tesi di laurea, chi gli inviava testi teatrali e abbozzi di romanzo: Testori ogni volta metteva in gioco la sua eccezionale sensibilità e la sua particolare traiettoria personale. Attraverso Testori è nata per molti giovani la possibilità di dare forma e futuro alle proprie risorse creative.
Ecco l’idea del premio: un modo per proseguire un dialogo, una tensione culturale piena di energia per il futuro, se lo scrittore l’ha saputo leggere con tanto anticipo.
Per ogni edizione del premio Testori si sceglie un testo che rappresenti momenti fondanti della poetica dell’autore. Per la seconda edizione si è proposto Il Gran Teatro Montano nella esecuzione di Toni Servillo. Per la terza edizione si propongono letture, studi, approfondimenti dedicati ai Libri di Testori a cominciare dal Memoriale ai Milanesi di San Carlo Borromeo e dalle Notizie naturali e civili sulla Lombardia di Carlo Cattaneo.
Per ulteriori informazioni: https://www.premiogiovannitestori.org/
Programma
PREMIO GIOVANNI TESTORI
III Edizione
lunedì 17 dicembre 2018
PINACOTECA DI BRERA
Sala XV
Ore 18.00
TAVOLA ROTONDA E PREMIAZIONE
saranno presenti James Bradburne e Mariella Goffredo e coloro che fanno parte della giuria del premio:
Giovanni Agosti, Anna Bernardini, Mauro Bersani, Claudio Ciociola, Davide Colussi, Angelo Curti, Davide Dall’Ombra, Paolo Di Stefano, Francesco Frangi, Giovanni Frangi, Maria Grazia Gregori, Silvia Isella, Sandro Lombardi, Valter Malosti, Clelia Martignoni, Remo Melloni, Renato Palazzi, Oliviero Ponte Di Pino, Maurizio Porro, Francesco Porzio, Niccolò Reverdini, Alberto Rollo, Roberto Stringa, Claudio Vela, Federico Tiezzi.
Accenno Testori e Brera, lette le motivazioni dei testi premiati
***
dalle ore 19.00
alle ore 19.30
Percorsi a cura dei vincitori per la Storia dell'Arte della presente e delle passate edizioni. Il pubblico (che per problemi di agibilità non può superare le 120 persone) sarà diviso in cinque gruppi. I percorsi visite guidate sono concomitanti e saranno di 30 minuti ciascuno.
Percorso Bergognone/Bramante/Foppa Luini (primo gruppo): Sale XIII-XII-X-VIII-IX
Percorso Gaudenzio (secondo gruppo): Sala XI
Percorso dal 600 Lombardo al Ceruti (terzo Gruppo): Sale XXVIII- XXIX-XXX-XXXV-XXXVI
Percorso I Moderni (quarto gruppo):
Sala 37 e Biblioteca Nazionale Braidense Sala Manzoniana (quinto gruppo)
19.30 -20.30 intervallo
***
BIBLIOTECA NAZIONALE BRAIDENSE
Sala Maria Teresa (Mostra/I libri Testori a cura della Associazione Giovanni Testori)
Ore 21.00
Toni Servillo legge
da Conversazione con la morte
di Giovanni Testori
disposizione degli spazi Emanuela Fasoli
a cura di Giuseppina Carutti
In Testori scorre una vena rappresentativa una vocazione visiva mai dismessa, neppure quando scrive in prosa o romanzi che lo porta da una parte a cercare ostinatamente nuove forme di dialogo di rappresentazione, dall'altra a costruire all'interno dei suoi testi un piano visivo molto forte che ne determina la forte plasticità (si pensi in Conversazione con la morte alla presenza della capretta che come un'animale dantesco entra ed esce dalla storia e diviene l'interlocutore della conversazione con la morte. Una morte vera, non letteraria, che Testori ha toccato da vicino e che lo porta cristianamente a farsene una ragione di vita e un motivo di ricerca totale al fine di rappresentare nel modo più puro e allo stesso tempo più drammatico - come ha riscontrato in Cézanne - il fondamentale ultimo atto, là dove la morte appare vinta e superata, non già attraverso la glorificazione delle sue ombre, dei suoi strazi e delle sue agonie, bensì attraverso la forza, la luce e la pazienza della vita.
Ingresso solo su prenotazione
Siete pregati, data l’esiguità dei posti disponibili (per ragioni di agibilità) di segnalarci la vostra presenza alla Tavola rotonda e premiazione e/o alla lettura di Conversazione con la morte, al seguente indirizzo mail: comitatodigestione@premiogiovannitestori.org
Non sarà possibile accedere agli eventi senza la prenotazione.