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Sabato del Bibliofilo: Memorie della “Grande Guerra”:

[17.12.2016]

INCONTRI CON LIBRI PREZIOSI DELLA BIBLIOTECA BRAIDENSE

Il Centro di ricerca Europeo libro, editoria, biblioteca (CRELEB) dell´Università Cattolica di Milano e la Biblioteca Nazionale Braidense avviano un breve ciclo di incontri dedicati alla storia del libro e della cultura.

Terzo incontro:
sabato 17 dicembre ore 10.00

FRANCESCO REALE E EDOARDO BARBIERI
Memorie della “Grande Guerra”: una biblioteca per i soldati al fronte (1916-1918)


L’occasione del centenario della prima guerra mondiale negli ormai due anni trascorsi si è confermato come momento fondamentale nella rielaborazione storica e umana del dramma che, per la prima volta su scala planetaria, ha sconvolto le sorti di popoli e nazioni. Nel mettere mano alla produzione artistica e saggistica che tanto ha riflettuto su quei tre anni di guerra spesso ci si è soffermati sull'importanza che la “massa” ha avuto per la Grande Guerra, e su come la stessa guerra abbia di fatto dato alla massa un potere politico mai avuto nella storia: l’attenzione alle folle è di certo, quantomeno per efficacia, una delle novità del famoso triennio ‘15-‘18. Tanto si è già scritto sull'importanza del cinema e della stampa durante la prima guerra mondiale, ma poco di specifico su quello che è stato il primo dei mezzi di comunicazione di massa della storia dell’uomo: il libro. Il 17 dicembre per Il Sabato del Bibliofilo, il professor Edoardo Barbieri e Francesco Reale parleranno di storia del libro durante la Grande Guerra, o meglio di una storia di libri durante la guerra. La poco nota vicenda dell’azione assistenziale di cui proprio la Braidense era centro irradiatore, e cuore la stessa sala Maria Teresa in cui si terrà la conferenza, verrà mostrato in tutte le sfumature di significato, propagandistico, educativo, ricreativo che il libro può avere. Saranno inoltre presenti materiali originali in gran parte dimenticati, occasione unica per avere a che fare con degli oggetti così particolari figli di un periodo unico. Le vicissitudini dei comitati di raccolta libri formate su base volontaristica attraversano tutti gli anni della guerra e si legano a doppio filo alla storia politica, editoriale e linguistica dell’Italia del tempo. Socialisti, esponenti del mondo cattolico e bibliotecari progressisti sono i soggetti attivi con i quali entriamo nel vivo di temi come la propaganda, l’opportunità e la scomodità politica di certi testi, il gusto popolare e i libri più apprezzati, le abitudini di lettura e l’atteggiamento nei confronti del libro in trincea. Verrà raccontata la messa in piedi di una macchina organizzativa che, affondando le sue radici nelle discussioni di riforma del mondo bibliotecario di fine Ottocento, protrarrà la propria azione fin dopo la guerra, estendendo il compito propagandistico e di educazione del libro ai territori redenti. Esponenti del mondo della cultura e della politica, cappellani militari e una popolazione vicina al dramma del soldato si unirono per riempire le “cassette di libri” inviate al fronte e negli ospedali di un valore lenitivo che spesso solo il libro sa dare. Questa è la storia che, dati e libri alla mano, si racconta sabato 17 dicembre, ore 10 nella Sala Maria Teresa della Biblioteca Braidense.
Sala Maria Teresa - Ingresso libero