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Poeti in Sala Lalla Romano: Vivian Lamarque

[28.05.2016]

A cura di Gabriella D’Ina ; coordina Antonio Ria

Sabato 28 maggio ore 11.00

Vivian Lamarque è nata a Tesero (Trento) nel 1946. È sempre vissuta a Milano. Con Teresino (Guanda) ha avuto il Premio Viareggio Opera Prima 1981.
La sua poesia privilegia la semplicità comunicativa e ottiene sempre una felice intimità con il lettore; e, come ha scritto Giovanni Giudici a proposito di Il signore degli spaventati (Pegaso 1992), accanto a notevoli novità dal punto di vista ritmico e prosodico e del movimento concettuale, l’autrice presenta una sorridente e insieme dolorosa forza liberatoria. E Giovanni Raboni ha osservato: «...di assolutamente suo e abbastanza raro, la Lamarque ha questa grazia, questa ingenuità di scrivere poesie come se si trattasse di scrivere un gesto che non ha nulla a che fare con la letteratura».
Gran parte della sua produzione è raccolta nell’Oscar Mondadori Poesie (1972-2002).
Di recentissima pubblicazione è la raccolta di poesie Madre d’inverno (“Lo Specchio”, Mondadori), che nell’incontro viene presentata da Gabriella D’Ina.
Dal 1992 collabora con il “Corriere della Sera”. Ha pubblicato anche molti racconti per bambini, e fiabe tradotte in diverse lingue, come La bambina che mangiava i lupi (1992) e La bambina senza nome (1993).Per le sue opere dedicate all’infanzia ha vinto il Premio Rodari nel 1997 e il premio Andersen nel 2000. Per la sua opera poetica ha ottenuto molti prestigiosi premi letterari, tra i quali il Premio Montale nel 1993, il Pen Club nel 1996, il Premio Elsa Morante nel 2005 e il Premio Alda Merini nel 2013. Il regista Silvio Soldini le ha dedicato nel 2009 l’opera video Quattro giorni con Vivian.
Ingresso libero fino ad esaurimento posti.