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Ragusa/Dubrovnik sotto la Madonnina

[17.05.2016]

Dubrovnik, già l’antica Repubblica di Ragusa, troverà ospitalità sotto la Madonnina il prossimo 17 maggio dalle ore 17.30 alle 22.00 presso la prestigiosa Biblioteca Nazionale Braidense.
Una serata dedicata alla perla dell’Adriatico, nata dall’idea e dalla passione di un avvocato milanese, Cristiano Pambianchi.
Tanti gli spunti di interesse offerti da questo evento culturale nel cuore del capoluogo lombardo tutti raccolti intorno a tre grandi ragusei: Marino Darsa (Marin Držić), Giovanni Gondola (Ivan Gundulić) e Ruggero Giuseppe Boscovich.
In primo luogo la presentazione in esclusiva di un’autentica rarità custodita dalla Braidense, la Tirena Comedia, l’unico libro stampato ad oggi esistente della produzione del commediografo rinascimentale Marino Darsa (autore de l”Avaro” e di “Zio Maro”) il cui ritrovamento sarà raccontato con orgoglio dalla Direttrice della Biblioteca dott.ssa Maria Goffredo, per la quale l’antica biblioteca voluta dall’imperatrice d’Austria Maria Teresa non smette mai di stupire con i suoi mille tesori riposti ordinatamente su qualche ballatoio o qualche scaffale.
Questo gioiello verrà esposto insieme ad altre opere di grande interesse tratte dalla collezione privata di prime edizioni dell’avvocato meneghino con lo scopo di tener vivo il dialogo tra i due rami dell’Adriatico ed intitolata al figlio Nicolas (italiano di 3 anni) e a Jan Kramarić (bambino croato di 6 anni) perchè come dice Pambianchi citando Ivo Andrić “dobbiamo costruire ponti perchè la nostra speranza è sempre sull’altra sponda”.
Faranno così la loro comparsa altri capolavori di Ragusa - Dubrovnk: le editiones principes del poema nazionale croato Osman di Giovanni Gondola riunite per l’occasione negli esemplari in italiano, croato e latino (risultato raggiunto da pochissime biblioteche al mondo) perchè, come racconterà Pambianchi, la Repubblica di Ragusa oltre ad essere simbolo di libertà, cultura e bellezza ed avere conservato per più di cinque secoli la propria indipendenza dalla Serenissima e dall’Impero Turco, con le armi della diplomazia, è stata anche una Città-Stato trilingue unica nel suo genere. In questo luogo l’elemento slavo e l’elemento italiano si sono fusi creando un’autentica magia. La lingua non corrispondeva ad un gruppo etnico o nazionale ma cambiava a seconda del destinatario o della natura dell’atto e così il latino era utilizzato per la produzione ecclesiastica e scientifica, l’italiano per la diplomazia e la politica e la parlata slava nel dialetto štokavo, poi divenuto croato, come lingua parlata tra le mura domestiche, lingua degli affetti e della commedia o dell’epica popolare.
Non poteva infine mancare a Brera, colui che fu 1765 fondatore della Specula, l’Osservatorio Astronomico tra le più antiche istituzioni Milanesi. Saranno quindi in mostra le opere letterarie di un altro grande Raguseo, abate Ruggero Giuseppe Boscovich, considerato una delle ultime menti universali, presente con il poema didascalico De Solis ac Lunae defectibus dedicato alle Eclissi stampato a Londra nel 1760 all’atto della sua ammissione alla Royal Society, seguito dal Giornale di un Viaggio da Costantinopoli alla Polonia dove avrebbe dovuto osservare il passaggio di Venere.
Una ricchezza culturale e linguistica che racchiude senza dubbio anche un grande messaggio di tolleranza: ci ricorda che nessun popolo è in grado di creare la propria cultura dal nulla, tutto è frutto di contaminazione e di influenze di chi ci ha preceduto o di chi ci vive accanto.
L’importanza di non disperdere questo patrimonio viene affermata con autorevolezza dalla Snježana Hefti dell’omonima casa editrice da più di trent’anni impegnata nella diffusione della cultura di chi abita l’adriatico orientale e che nel suo intervento ricorderà l’importanza di stampare libri perchè solo “scripta manent” come dimostra il ritrovamento di Tirena Comedia, quando si credeva che nulla di autentico di Marino Darsa fosse ancora in vita. Un impegno dimostrato con la ripubblicazione del Giornale di Viaggio di Boscovich.
Da segnalare tra i relatori un vero e proprio pezzo da novanta, il Professor Slobodan Prosperov Novak, storico e critico di letteratura croata la cui fama da molti anni supera i confini nazionali della giovane repubblica, autore di moltissimi libri e studi, unanimemente riconosciuto tra i massimi esperti delle vicende storiche e letterarie di Dubrovnik/Ragusa, spesso citata come l’Atene croata, la cui presenza a Milano nobilita ancor di più la colta serata di Brera. Silvio Ziliotto proseguirà questa interessante dialettica tra le due sponde d’Adriatico raccontando le sfide poste dalla traduzione dal croato all’italiano e raccontando il valore della lingua come chiave di rispetto reciproco.
L’ultimo intervento su Boscovich scienziato europeo sarà da parte dell’astrofisico Elio Antonello che farà anche gli onori di casa trovandosi a pochi metri dallo splendido museo all'interno dell’osservatorio astronomico (aperto per l'occasione dalle 17,30 alle 18,30) il quale per l’occasione consentirà di visionare rarissimi manoscritti oltre ai consueti strumenti astronomici e cannocchiali creati dal genio raguseo. In una serata dedicata alla cultura e alla bellezza non poteva mancare il gran finale con il concerto di due musicisti provenienti da Dubrovnik/Ragusa, la pianista Ivana Marija Vidović (nota anche per essere la direttrice artistica dell’Epidaurum Festival) ed il mezzosoprano Diana Hilje del Teatro Nazionale di Zagabria che eseguiranno musiche di Elena e Luka Sorkočević - Sorgo.

  • Invito inaugurazione [pdf]