[30.04.2016]
Sabato 30 aprile ore 11.00
Poeti in Sala Lalla Romano: Roberto Mussapi
A cura e coordinamento di Antonio Ria.
Per il poeta Roberto Mussapi (1952) tornare in Sala Lalla Romano è come rinnovare nella memoria i tanti incontri realmente avvenuti nel tempo con Lalla, fin da quando egli ha iniziato la sua attività di drammaturgo, che sarebbe diventata parallela a quella poetica, e con essa comunicante.
Gli incontri si sono moltiplicati nel tempo anche nelle rispettive case, con un’amicizia che, partendo dai testi, si è trasformata in frequentazione. Ma resta sempre in Mussapi l’ammirazione per l’opera di Lalla Romano: per la sua consonanza con la poesia, poesia in forma narrativa, oltre che per il suo valore letterario assoluto, come lui stesso spiegherà nell'incontro.
Anche la scrittrice, curiosa e lettrice divorante, dall'amicizia passò ben presto a leggere e commentare i libri fino a quel momento pubblicati dall’allor giovane autore. E, in particolare, l’importante recensione sul “Corriere della Sera” del 26 aprile del 1997 col titolo «Versi che danno fuoco alle polveri» a proposito del libro di poesia La polvere e il fuoco.
Col passare degli anni si snodò sempre più intensa tra i due scrittori una storia di conversazione e amicizia, letteraria, umana e anche, serenamente, conviviale. Il poeta parla del loro intenso rapporto sulla letteratura e la sua anima. “Memorie”, non ricordi, che – come ben sa Mussapi – Lalla Romano considerava “pettegolezzi”.
L’incontro diventa così un raffronto sulla loro idea di poesia, parola, silenzio; una breve lettura delle Metamorfosi, il libro di Lalla prediletto tra i tanti prediletti da Mussapi, cui segue lettura di versi del poeta dal volume appena pubblicato nello Specchio Mondadori, La piuma del Simorgh. Scegliendo le liriche che, immagina, lei avrebbe preferito.
Ingresso libero fino ad esaurimento posti.