[21.01.2014]
PREMIO GIOVANNI TESTORI
PRIMA EDIZIONE
Giovanni Testori è stato uno dei grandi protagonisti della scena culturale italiana del secondo ‘900. Autore scomodo, isolato dalla cosiddetta società letteraria, ma profondamente legato alla cultura figurativa, da Gaudenzio Ferrari a Tanzio da Varallo, da Ceruti a Morlotti e Varlin, ha impegnato tutto se stesso per giungere a una formulazione radicale del proprio statuto.
In occasione della Mostra il 600 Lombardo a Brera presso la Pinacoteca di Brera (prorogata fino all’9 febbraio 2014), si propongono nell’esecuzione di Sandro Lombardi che ha dedicato gran parte della sua carriera a Giovanni Testori, pagine magistrali dello scrittore dedicate alla pittura lombarda, il saggio Su Francesco Cairo (in Paragone, 1952) su Tanzio da Varallo, Sennacherib e l’angelo (in Il Seicento Lombardo. Saggi introduttivi, catalogo della mostra, 1973), gli articoli di critica d’arte pubblicati sul Corriere della Sera (dove lo scrittore inizia a collaborare dal 1975e prosegue fino alla morte nel 1993.)
LUNEDÍ 27 GENNAIO│ ORE 17.30
Biblioteca Nazionale Braidense, via Brera 28, Milano
L’ARTE A PIENA PAGINA (II)
introduce Andrea De Pasquale
legge Sandro Lombardi
con Sandrina Bandera
a cura di Giuseppe Frangi
Il lettore potrà chiedersi già a questo punto come abbia potuto augurarmi che cieli esistano ancora (…)
quando il dipinto che dà il titolo al presente « a solo » è occupato in gran parte da una cosa che, comunemente, dovrebbe chiamarsi cielo. Ma per favore, di che cielo si tratta mai? Lo guardi il paziente lettore: cumuli di fango, ferro acciaio, fuliggine e catrame… Neanche la Biblica città si fosse trasformata di colpo nel raduno di tutti i Sesti San Giovanni e di tutte le Bovise dell’universo mondo! Neanche avesse voluto, il grande disperato Tanzio anticipare il maldicente invito registico (e no) dell’Ambleto lomazziano : « più in dell’iscuro! Più in dell’iscuro! Più ingravidate quelle nigore! Più ingravidate e anca più inchiostrate! »
G. Testori, Sennacherib e l’angelo 1973.
Ci sono in Testori delle migrazioni fondamentali dalla storia dell’arte alla letteratura, a cominciare dal secolo della peste, il Seicento, che è il secolo della sua ispirazione, (così le Erodiadi di Francesco Cairo migrano nel teatro, i cieli di Tanzio da Varallo migrano nel paesaggio de l’Ambleto). Le pagine di critica d’arte si rivelano sempre più il gran cantiere che prepara idee, immagini, invenzioni di linguaggio, colpi di scena posizioni morali ed esistenziali dei testi letterari e teatrali.
La manifestazione è a conclusione del Progetto Premio Testori Prima Edizione per le arti figurative e la letteratura, che si pone l’obiettivo di illuminare la figura dello scrittore e indicare alcune vie d’accesso per collocarlo nella cultura del suo tempo, nel solco della lezione di Roberto Longhi.
Ingresso libero fino solo con prenotazione:
Biblioteca Nazionale Braidense
b-brai@beniculturali.it
tel. 02-86460907
oppure
Premio Giovanni Testori|Prima edizione
mail.comitatodigestione@premiogiovannitestori.org / tel. 339.4188367
Programma della serata [pdf]