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Carlo d'Asburgo, l'ultimo Imperatore

[03.12.2012]

Presentazione del libro:
"Carlo d'Asburgo, l'ultimo Imperatore"

Martedì 4 dicembre 2012
ore 18.00 sala Maria Teresa
Milano, via Brera 28


Martedì 4 dicembre, Ore 18.00 nella sala Maria Teresa della Biblioteca Nazionale Braidense, a Milano in via brera 28 viene presentato il volume "Carlo d'Asburgo, l'ultimo Imperatore" di Roberto Coaloa.
Ne discutono con l’autore Giorgio Mosci, (editore Il Canneto di Genova), Monsignor Arnaldo Morandi, l’Arciduca Martino d'Austria-Este (nipote dell'ultimo Imperatore), Marco Carminati, Giorgio Galli, Martino Negri e Igor Sibaldi.

Il «gentiluomo europeo», profeta di pace nella Grande guerra.
L’avvento al trono di Carlo, ultimo imperatore dell’Austria-Ungheria, rappresenta l'atto finale di una epopea secolare finalmente restituita al valore che ebbe sulla Grande Guerra. La fine dell’Austria Felix è preludio dei fatali totalitarismi del Novecento e chiude per sempre l’era più feconda della Vecchia Europa.

Carlo fu un progressista, nonché moderno, rispetto a suo prozio Francesco Giuseppe. Fu il primo tra i sovrani europei ad installare i telefoni nel suo palazzo imperiale per le comunicazioni interne, il primo a guidare l’automobile, il primo a volare su un aeroplano.
L’ultimo imperatore fu straordinariamente attuale anche nei rapporti con la moglie, l’imperatrice Zita, che trattò da pari a pari, impensabile per l’epoca.
Un personaggio moderno, ma dalle radici antiche, quasi medievali, legate ad un atavismo di santi e cavalieri, che non facilitò l’imperatore nelle relazioni con la cinica diplomazia europea e americana d’inizio Novecento. Cresciuto in un ambiente in cui la parola data aveva un senso profondo, per il «gentiluomo europeo» era inconcepibile, ad esempio, il fatto che Miklós Horthy non mantenesse la propria parola. O che un uomo del suo entourage come il ministro degli esteri, Ottokar Czernin, approfittasse di un suo malessere per
fargli firmare una dichiarazione.

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Roberto Coaloa (Casale Monferrato, 6 febbraio 1971). Un Flâneur, un ozioso affaccendato (mutuando un pensiero di Goethe). Insegna all'Università Statale di Milano nel corso di Scienze umane per la comunicazione. Storico, critico letterario e scrittore italiano.
Autore di saggi dedicati al Risorgimento, alla Grande guerra e ai viaggiatori dell'Ottocento, in particolare del "romantico atipico" Carlo Vidua. Tra i suoi interessi di studio anche l'Ottocento musicale e il pensiero del grande scrittore russo Lev Tolstoj, del quale ha scoperto alcune lettere inedite e alcuni testi censurati in Italia. È studioso degli Asburgo e dell'ultimo imperatore Carlo I d'Austria. Dal 2002 scrive sul supplemento culturale del Sole 24 Ore. Collabora anche con i quotidiani La Stampa, Libero e il Fatto Quotidiano.

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