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I personaggi di Brera: Giuseppe Bossi

[30.01.2012]

La Biblioteca Braidense inizia una serie di incontri sulle storie dei personaggi che hanno dato linfa vitale alle molte istituzioni che convivono dal ‘700 nel palazzo di Brera.
Pensiamo, oltre che alla Biblioteca fondata nel 1786, anche alla Pinacoteca, all’Accademia, all’Osservatorio, all’Orto Botanico.
Vogliamo mettere in luce le vicende di vita e culturali di coloro che hanno traghettato questa nostra importante realtà culturale milanese attraverso i secoli.
Vicende storiche e biografiche, curiosità e aneddoti svelano tante personalità che hanno contribuito a costruire la fama di un piccolo universo fatto di studio, arte, creatività e rigore scientifico.

Giuseppe Bossi (Busto Arsizio 11/8/1777 – Milano 9/11/1815) uno dei principali protagonisti del neoclassicismo milanese accanto a Foscolo, Parini, Manzoni, Porta, viene ricordato specialmente per le opere pittoriche ma anche perchè letterato, poeta e disegnatore di rilievo. Dopo aver frequentato l’Accademia di Belle Arti di Brera, una borsa di studio a Roma gli permette di venire a contatto con i grandi modelli della pittura rinascimentale e della statuaria classica frequentando artisti come Antonio Canova, Felice Giani e Angelica Kauffmann.
Rientrato a Milano nel 1801 e filo napoleonico, diventa segretario dell’Accademia di Belle Arti e mantiene l’incarico fino al 1807 quando, amareggiato dalle inattese svolte politiche della parabola napoleonica, da le dimissioni.
Nel 1802, con l’incisore monzese Giuseppe Longhi, compie un viaggio a Parigi e vi frequenta l’ambiente artistico. Tornato in Italia, nel 1803 cura la redazione del nuovo Statuto di Brera introducendo sostanziali riforme e novità nell’insegnamento accademico e portando in breve questo Istituto ad avere un ruolo preminente nell’indirizzare il gusto del pubblico contemporaneo nell’Italia settentrionale. Con lo Statuto si da grande impulso alla Pinacoteca, che viene dotata di un primo nucleo di opere. Nel 1807 inizia la stesura delle Memorie, il diario della propria vita: il manoscritto originale è conservato in Braidense.
Studioso e bibliofilo, Bossi accumula una biblioteca degna di nota che, acquistata dal libraio G.P. Giegler di Milano, nel 1818 viene smembrata e messa in vendita ai singoli acquirenti, su richiesta.
Oltre ad essere stato promotore del Museo Archeologico, insieme ad altri Artisti neoclassici, effettua le decorazioni degli interni della Villa Melzi d’Eril a Bellagio.
Affascinante di aspetto, a 38 anni conclude una vita avventurosa.

A cura di Anna Torterolo

Biblioteca Nazionale Braidense
Sala Maria Teresa
Mercoledì 22 febbraio 2012, ore 17.30
via Brera 28, Milano
www.braidense.it
Ingresso libero
Contatti stampa:
b-brai.eventi@beniculturali.it
Gabriella Fonti, Tiziana Porro – 02 8646 0907 int 545/536

  • Comunicato stampa