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Dresda – Milano. Eduard von Bülow e l’approdo dei Promessi Sposi in Europa

[10.10.2003]

Martedì 28 ottobre 2003 alle ore 18.00, in Sala Maria Teresa, la Biblioteca Nazionale Braidense, il Goethe Institut Mailand e il Centro Nazionale di Studi Manzoniani presenteranno il volume:

Dresda – Milano. Eduard von Bülow e l’approdo dei Promessi Sposi in Europa
di Enrica Yvonne Dilk (Milano, Viennepierre Edizioni, 2003)

Interverranno: Giorgio Cusatelli, già ordinario di Letteratura tedesca all’Università di Pavia, Gianmarco Gaspari, direttore del Centro Nazionale di Studi Manzoniani, Kajo Niggestich, direttore del Goethe Institut di Milano, Michael Engelhardt, già console della Repubblica Federale Tedesca a Milano.

Ingresso libero.

Nel giugno del 1827, mentre a Milano si avvia a conclusione l’edizione dei Promessi Sposi, in Germania – in epoca che ancora non conosce i diritti d’autore – due imprese di traduzione si cimentano, ignare l’una dell’altra, in una singolare maratona. Se il ruolo assunto da Goethe è già stato ampiamente illustrato, del tutto sconosciuto è quello di un giovane letterato, che sotto l’egida del “re del romanticismo” Ludwig Tieck, arriverà a precedere il Grande di Weimar. Eduard von Bülow, scrittore, germanista, traduttore dalle lingue europee, padre di Hans – il noto direttore d’orchestra wagneriano – legherà il suo nome a Manzoni, applicandosi ancora 10 anni dopo ad una nuova e più fortunata versione del capolavoro.
Fa da sfondo una Dresda che da almeno due secoli respira italianità: pittori e architetti, musicisti e letterati della penisola animano con la loro creatività Elbflorenz, la Firenze sull’Elba, immortalata da quelle icone fuori dal tempo che sono le vedute di Bernardo Bellotto; la Sistina di Raffaello e gli altri capolavori italiani della Gemaeldegalerie richiamano giovani artisti romantici, spronandoli al viaggio in Italia, mentre in clima Biedermeier il colto principe Johann si applica alla traduzione di Dante. Con la visita al Manzoni, von Bülow corona una grande aspirazione: il suo resoconto ci offre un vivace e inedito ritratto della città, dello scrittore e dell’uomo.
In appendice vengono riportate alcune lettere inedite a Manzoni (Fondo Manzoniano della Biblioteca Nazionale Braidense) e a Goethe (Goethe- und Schiller-Archiv di Weimar).
La pubblicazione del volume cade nella ricorrenza del 200° della nascita e del 150° della morte di Eduard von Bülow (1803 – 1853)