[01.03.2006]
Un sogno editoriale: Rosa e Ballo nella Milano degli anni Quaranta.
Mostra documentaria, a cura di Stella Casiraghi.
In collaborazione con Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori e Piccolo Teatro di Milano
Biblioteca Nazionale Braidense - Sala Maria Teresa
Ingresso libero
La mostra è stata inserita tra gli eventi della VIII Settimana della cultura Anno 2006, dal 3 all'8 aprile.
Inaugurazione: martedì 21 marzo, ore 18.00 con Sergio Escobar, Luca Formenton, Luigi Ganapini, Tullio Kezich, Anna Modena, Oliviero Ponte di Pino, Marco Vallora.
Durata: 22 marzo - 24 aprile 2006
Orario: lunedì – venerdì 9.30 – 17.30 sabato 9.30 – 13.00
domenica chiuso
Informazioni: Biblioteca Braidense, Claudia Romano 02 86460907
Presentazione
Promossa dalla Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, in collaborazione con la Biblioteca Nazionale Braidense e il Piccolo Teatro, con il contributo della Regione Lombardia, la mostra ha lo scopo di valorizzare il Fondo Rosa e Ballo, attualmente conservato, grazie alla disponibilità degli eredi, presso la sede della Fondazione stessa. La mostra ha un duplice obiettivo: far scoprire al pubblico il lavoro intenso e coraggioso di una piccola ma importante casa editrice nella Milano degli anni Quaranta; diventare spunto per approfondire il ricco materiale proveniente dall’archivio e dalla biblioteca storica della casa editrice: i preziosi carteggi, le corrispondenze, i documenti che testimoniano la vivacità culturale e intellettuale dell’epoca. L’esposizione si snoda come un racconto che attraversa la vita culturale e sociale di Milano prima, durante e dopo la guerra, documenta la sua vitalità, il lavoro quotidiano e coraggioso di chi, nonostante il conflitto, le proibizioni fasciste, i bombardamenti che costringono allo sfollamento, persegue un ideale di conoscenza, di apertura, di consapevolezza.
Nata dall'intuizione dell'imprenditore Achille Rosa e del critico musicale Ferdinando Ballo, affiancati da un giovanissimo Paolo Grassi, la casa editrice diventa punto di riferimento per i più importanti intellettuali italiani, tra i quali Massimo Mila, uno dei maggiori musicologi del secolo, Alfonso Gatto, poeta e critico d’arte, i pittori Giuseppe Migneco e Carlo Carrà, Vasco Pratolini... Il forte ideale europeista spinge gli editori ad ampliare la loro attenzione oltre confine: per i tipi della Rosa e Ballo vengono pubblicati, in prima traduzione italiana, L'opera da tre soldi di Bertolt Brecht e Esuli di Joyce, ma anche testi di Strindberg, Büchner, Toller, Wedekind. La casa editrice diventa "l'importatore in Italia" delle avanguardie artistiche europee. Nove le collane realizzate per un totale di quasi cento volumi che spaziano dal teatro all'arte, dalla musica alla saggistica, dalla narrativa ai libri per bambini, a riprova di una grande capacità di pensiero e di vedute, di intuizioni e di apertura al futuro. La Rosa e Ballo si distingue però anche per una inesauribile vitalità creativa: sono tantissime le idee, gli spunti per nuove collane, i contatti con autori contemporanei, i traduttori, gli scrittori, pittori, musicisti che non hanno visto la luce nel breve periodo di vita della casa editrice, ma che rimangono nella corrispondenza e nei carteggi dell'epoca a testimonianza di un intenso lavoro intellettuale oltre che produttivo.