Sperienze ed osservazioni di Giacomo Maria FOSCARINI sulla malattia de' bachi, conosciuta sotto il nome di calcinetto (1)
Al sig. G. Acerbi Direttore della Biblioteca Italiana.

Milano il 27 marzo 1821

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Esperimenti eseguiti in Milano nell'anno 1820.

Gli esperimenti da me fatti in Cartabbia nel 1819 m' invogliarono ad instituirne degli altri in Milano nello scorso 1820 per verificare i loro risultati; e siccome l'oggetto, cui miravano, era della massima importanza, e l'esecuzione domandava la più scrupolosa esattezza ed una continuità di osservazioni costante, così io non esitai punto a dedicar loro tutto me stesso, eseguendo colle mie proprie mani tutto quello che occorreva all'andamento ed al governo de' bachi, che servirono per gli esperimenti, dal giorno della loro nascita sino alla sortita della farfalla: e talmente era io immerso nel mio assunto, che senza avvedermene mi trovai attorniato da 56 esperimenti, quattro de' quali aveano per iscopo il vedere se gli utensili stati a contatto coi bachi calcinati fossero contagiosi, venti se il baco calcinato posto a contatto col sano fosse contagioso, uno se la malattia per sè fosse contagiosa, sei se le fiammate e fumigazioni giovassero ad arrestare la malattia, dieci per indagare la causa di essa, e quindici sul governo de' bachi in generale.
Per ora non n' esporrò che dieci, cioè due per gli utensili, tre pel contatto de' bachi calcinati coi sani, quattro pel rimedio, e quello sull'indole per sè stessa della malattia. Io non posso tacere che in queste prove si esigeva dal canto mio la più ostinata perseveranza e il quasi totale abbandono d'ogni altra occupazione per poterle condurre a buon fine. Nè posso ommettere che sì penosa fatica mi confortarono le visite di molti possidenti miei amici e benemeriti dell'agricoltura, non che di altre persone dottissime, le quali si compiacquero di passar con me alcune ore ogni giorno esaminando lo stato delle sperienze. Trattandosi poi di sperimenti così dilicati, mi sembra necessario che il lettore conosca come essi sieno stati instituiti e regolati, poichè altrimenti non potrebbe con sicurezza decidere se le conseguenze dedotte dai risultati sieno ben fondate. Ho quindi creduto bene di esporre preliminarmente le seguenti

Disposizioni e metodo tenuto negli esperimenti.

La stanza consagrata alle sperienze è lunga metri 7,734, e larga metri 4,165 con molte aperture che ne facilitano la ventilazione. Al lato destro ho tenuto i depositi dei bachi sani: al sinistro situai di mano in mano i bachi destinati alle sperienze. Al lato destro posi due graticci capaci a contenere comodamente due partitelle di bachi, una della qualità di quattro mute, che in seguito io chiamerò partita n.° 1, e l'altra di tre mute, che si dirà partita n.° 2.

Da queste due partite si sono tolti i bachi per fare gli esperimenti, ed i bachi residui hanno servito per gli opportuni confronti coi risultati degli esperimenti me desimi.
Ogni esperimento è stato diligentemente segnato con una lettera majuscola, che si tenne eguale per tutti gli esperimenti allo stesso scopo diretti, e che si unì ad altre lettere minuscole per indicare i diversi esperimenti analoghi ad un soggetto. Un giornale, sempre scritto da me, conteneva le date degli esperimenti e le osservazioni che andava di giorno in giorno facendo. Ho tenuto con somma cura divisi gli utensili d'ogni sperienza, ed ho usata persino la pratica di lavarmi le mani ogni volta che dalle operazioni sui bachi infetti passava a quelle sui sani.

Tosto che m' accorsi che il calcinetto serpeggiava in molte delle cassettine degli esperimenti, sul timore che il miasma potesse propagarsi per l' aria della stanza (1), sebbene piuttosto grande e ventilata, trasportai gl' infetti in una stanza attigua, che chiamerò d'ora innanzi lo stanzino lungo metri 3,867, largo metri 3,124. I bachi si sono fatti nascere in istanzette fuori di città fornite di caminetto, e sbucciarono dalle uova a 20° circa del termometro di Reaumur. Il 5 maggio nacquero i bachi della partita n.° 1, e il 12 quelli della partita n.° 2. Nel giorno 8 si trasportarono in mia casa i primi, e nel 15 i secondi. Si noti in fine, che per tutto il corso degli esperimenti non si è mai fatto fuoco nè nella stanza, nè nello stanzino, e che il governo de' bachi progredì regolarmente ed uniformemente.

(1) Questo dubbio era appoggiato all'esperimenlo primo eseguito nel 1819.

UTENSILI.

Scoprire se gli utensili che sono stati a contatto con bachi morti e calcinati siano contagiosi.

Quesito 1.°
"Se gli utensili in cui vi furono nell'anno scorso de' bachi calcinati possono comunicare ai sani l'infezione."

Esperimento A.

Maggio 8. Posi in una cassettina di carta ordinaria, in cui nell'anno scorso vi furono de' bachi calcinati, n.° 147 bachi tolti dalla partita n.° 1, e la collocai nel lato sinistro della stanza.
Maggio 13. Compirono tutti la loro muta senza segno di malattia.
Maggio 21. Dal 13 al 21 non diedero parimente alcun segno di malattia. Il 21 si cambiarono, e si sono trovati nel letto bachi morti divenuti rossi . . . n.° 10
In seguito questi bachi morti divennero duri, calcinati, ed assottigliati in modo, che uniti al letto difficilmente si sarebbero potuti trovare senza un'apposita diligente ricerca (1).
Maggio 25. Dal 21 al 25 morirono calcinati . . . . . . . . . n.° 11
Maggio 26. Si posero a dormire e se ne trovarono calcinati . . . . . . . . . . . . . . n.° 6
Maggio 28. Si cambiarono, e si trovarono nel letto calcinati . . . . . . . . . . . . . n.° 13
Da questi bachi se ne levarono 30 per l'esperimento C; il resto si pose in una cassettina di carta segnata essa pure A. La prima cassettina supposta infetta si adoperò poscia per gli esperimenti De, Df.
Maggio 31. Dal 28 al 31 morirono calcinati . . . . . . . . . n.° 18
Giugno 4. Al 1.° di giugno si posero a dormire, ed al 4 erano tutti levati, e si trovarono calcinati . . . . . . . . . . . . . . . . . n.° 12.
Calcinati prima d' andare al bosco . . . . . . . . . . n.° 70
Giugno 13 Dal 4 al 12 nessuna novità. Ne' giorni 13, 14 e 15 sono andati al bosco.
Giugno 26 Si sono levati dal bosco, e si sono trovati n.° 40 bozzoli, e nello scuoterli si riconobbe che ve ne potevano essere 17 col baco vivo. Si verificò infatti esservene di calcinati . . . . . . . . n.° 23
Dai 17 bozzoli sortirono 10 farfalle, e negli altri si rinvennero crisalidi calcinate . . . . . . . . . . . . . . . . n.° 7
Calcinati entro il bozzolo . . . . . . . n.°30

(1) Il baco ridotto a tale piccolezza dovrebb' essere la causa per cui i coloni, per quanto possano essere diligenti, non si accorgono quando i bachi nelle loro prime età sono affetti dal calcinetto.

Bachi posti nell'esperimento . . . . . . n.° 147
Tolti per l'esperimento C . . . . . . n.° 30
Restano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . n.° 117
Calcinati prima d'andare al bosco n.° 70
Calcinati entro il bozzolo . . . . . . n.° 30
Bozzoli che diedero la farfalla . . . . . . . n.° 10
Smarriti . . . . . . . . . . . . . . . . n.° 7
Sommano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . n.° 117

Quesito 2.° "Se una carta che contenne de' bachi di fresco calcinati, cioè in quest'anno, possa più facilmente comunicare l'infezione ai sani." Esperimento Ac.

Giugno 2. Posi 18 bachi della partita n.° 2 sanissimi entro la carta, configurata a foggia di una cassettina, che servì a contenere de' bachi morti e calcinati in quest'anno, da pochi giorni statimi trasportati dalla Brianza dal pregiatissimo mio amico l'avvocato Domenico Berra amatore, quant' altri mai, delle cose agrarie.
Giugno 11. Dal 4 all' 11 nulla di nuovo.
Giugno 12. Cominciarono ad andare al bosco.
Giugno 13. Calcinati . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . n.° 1
Giugno 14. al 16. Andarono tutti al bosco.
Giugno 26. Si trovarono bachi calcinati sul bosco . . . . . n.° 4
Si staccarono quindi dal bosco 13 bozzoli, che diedero tutti il baco, o la crisalide calcinata. n.° 13
Totale calcinati . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . n.° 18

= Risultato. =
Tutti i bachi dell'esperimento si calcinarono.

CONTATTO DE' BACHI.
Scoprire se i bachi calcinati comunichino ai sani una malattia generante morte e calcinazione.

Quesito 3.°
"Se i bachi morti e divenuti calcinati nell'anno scorso possano comunicare ai sani l'infezione."

Esperimento B.

Maggio 15. Situai una cassettina di carta nel lato sinistro della stanza, e posi in essa 3 bachi calcinati dell'anno scorso, e 130 bachi tolti dalla partita n.° 2.
Maggio 18. Fecero la loro prima muta regolare senza dare verun segno di malattia.
Maggio 19. Si tolsero dalla cassettina n.° 24 bachi per l'esperimento Bg.
Maggio 19. Si sono cambiati, ed ai 23 sembravano abbattuti.
Maggio 24. Si trovarono morti rossi e calcinati . . . . . . n.° 2
Maggio 25. Vanno a dormire, ma poco ben disposti.
Maggio 26. Levano e continua lo stato di abbattimento.
Maggio 27. Si cambiarono e si trovarono nel letto morti rossi . . . . . . . . . n.° 20
Dai residui se ne levarono 38 per l'esperimento D, e 40 si ritennero nella stessa cassettina di questo sperimento, che si portò nello stanzino degl'infetti, come pur si fece colla cassettina servita per l'esperimento A.
Maggio 31. Dal 28 al 31 morti calcinati . . . . . . . . . . . n.° 9
Giugno 1. Vanno a dormire, ma poco ben disposti.
Giugno 4. Si cambiarono, e si trovarono nel letto morti rossi e calcinati . . . . . . . . . . . n.° 12
Giugno 6. Dal 5 al 6 morti e calcinati . . . . . . . . n.° 2
Giugno 12. Dal 7 al 12 nessun male. Vanno al bosco.
Giugno 13. Morto calcinato . . . . . . . . . . . . . . . . n.° 1
Giugno 14. Tutti i bachi residui sono al bosco.
Giugno 26. Trovati sul bosco bachi calcinati . . . . . n.° 2
Bozzoli trovati coi bachi calcinati . . . . n.° 7
Bozzoli che sembravano contenere il baco vivo n.° 8. Questi in seguito diedero 3 farfalle, e negli altri crisalidi calcinate . . . n.° 5
Totale calcinati . . . . . . . . . . . . . . . n.° 60

= Risultato. =

Totalità de' bachi adoperati nell'esperimento. n.° 130
Levati per l'esperimento Bg . . . . . . . . n.° 24
Levati per l' esperimento D . . . . . . . . n.° 38
Da sottrarsi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . n.° 62
Restano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . n.° 68
Dei quali, calcinati . . . . . . . . . . . . . . n.° 60
Farfalle . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . n.° 3
Smarriti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . n.° 5
Sommano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . n.° 68

Tratto da "Biblioteca Italiana", tomo XXII, anno sesto, Aprile, Maggio e Giugno 1821, parte II: Scienze ed arti meccaniche, pp. 59-83.


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