Legatura romana stemmata eseguita verso la metà del secolo XVI, per il cardinale Ippolito II d'Este da Niccolò Franzese
MARCUS TULLIUS CICERO, Rhetoricorum ad C. Herennium libri IIII
Venezia: Eredi di Aldo Manuzio, 1546 8o
Dimensioni della legatura: mm 165 x 109 x 33
Provenienza: Ippolito II d'Este; Carlo Rovelli (nota ms. sul r. della II c. di guardia anteriore)

Marocchino rosso su cartone, decorato a secco ed in oro. Una cornice esterna a secco delimita una cornice di filetti diritti ed intrecciati a doppio nodo, posti lungo i lati. Arabeschi pieni negli angoli, nella cornice e nello specchio assieme ad un giglio araldico: questi ultimi sopra e sotto lo scudo inquartato con le insegne prelatizie del cardinale Ippolito II d'Este. Tracce di due bindelle. Dorso rifatto a tre doppi nervi con una fascia orizzontale floreale stilizzata. Capitelli rosa e verdi. Tagli dorati, cesellati con nodi intrecciati.
Legatura attribuibile a Niccolò Franzese, legatore vaticano del XVI secolo. Originario di Reims (Francia), venne nominato ufficialmente nel 1556 legatore pontificio: il suo ufficio cesserà nel 1570-71, anno della sua morte. Essa si inquadra nel periodo francese (1547-1555 ca.) del legatore, periodo in cui il Maestro introduce i caratteristici nodi intrecciati lungo la cornice. Del destinatario, il cardinale Ippolito II d'Este (1509-1572), si conoscono poche legature tra le quali due sole eseguite da questo artigiano: a) la prima su testo Pietro Bembo, Epistolarum Leonis decimi ponti-ficis max. nomine scriptarum libri sexdecim, Venezia, Giovanni Padovano e-commerciale Venturino Ruffinelli, 1535, proveniente dalla collezione Jean Fürstenberg, in vendita nel 1984. Il libraio antiquario B. Breslauer nel 1995, ci confermava la presenza di questo volume in una collezione privata americana; b) la seconda, su testo Marcus Tullius Cicero, Epistolae ad Atticum, ad M. Brutum, ad Quintum fratrem, Venezia, Eredi Aldo Manuzio, 1549, risultava nel 1975 anch'essa in una collezione privata. L'esemplare qui presentato si aggiunge ai due esemplari citati e risulta attualmente l'unico in possesso di un'istituzione pubblica. Due altre legature del Cardinale Ippolito II d'Este prive di fregi caratteristici, sono riprodotte da E. Ph. Goldschmidt e da Sotheby's. La Biblioteca Braidense possiede altri cinque manufatti eseguiti da Niccolò Franzese. Il volume fu incluso nel catalogo della mostra bibliografica del 1929 ed in quello delle edizioni aldine braidensi.