Jean-Baptiste Colbert
Jean-Baptiste Colbert (Reims 1619 - Paris 1683) Uomo di stato e bibliofilo, Colbert iniziò la carriera
al servizio del cardinale Giulio Mazarino, allora ministro del giovane Luigi XIV. Grazie ad una straordinaria
capacità di lavoro e ad una rara onestà, seppe rapidamente rendersi indispensabile tanto
da succedere quasi naturalmente a Mazarino in qualita di primo ministro di Luigi XIV.
Dal 1661 alla sua morte, Colbert governò il regno di Francia in tutti in campi, fatta eccezione per
gli affari esteri e l'esercito. Se fu prima di tutto un ammistratore geniale incaricato di concepire e di
attuare una politica degna delle ambizioni del sovrano, egli apparteneva ad un secolo in cui la cultura
riguardava contemporaneamente la sensibilità personale di ciascuno ed il prestigio sociale o
politico. Durante questo periodo, che vide la costruzione del castello di Versailles, Colbert fu per
lunghi anni responsabile della politica culturale francese; nell'ambito delle sue funzioni, creò tra
l'altro l'Académie des inscriptions et belles lettres, detta la piccola Académie per distinguerla
dall'Académie française, creata da Richelieu. Al pari dei suoi ricchi contemporanei, Colbert costituì
una biblioteca che non solo fu l'indispensabile complemento della sua attivita professionale, ma
diventò rapidamente un elemento di prestigio personale. Grazie agli sforzi finanziari consentiti da
Colbert ed all'attività mirata del suo bibliotecario Etienne Baluze, la Colbertina diventò ben presto
celebre in tutta l'Europa dei dotti per la rarità di alcune edizioni e l'elevato numero di libri in essa
contenuti (circa 20.000 volumi furono riscontrati dopo la morte del ministro). Colbert possedeva
inoltre un gran numero di manoscritti preziosi ed una collezione importante di monete e medaglie.
La vendita della biblioteca nel 1728 disperse le collezioni pazientemente costituite da Jean-Baptiste
Colbert: se i manoscritti furono quasi tutti acquistati dalla biblioteca del re di Francia, i testi a
stampa furono dispersi in tutta Europa in seguito ad una vendita all'asta. Alcuni libri furono
acquisiti da un noto Milanese, il conte Carlo Pertusati, e si trovano oggi alla Braidense.
Un'ottantina di legature appartenute al ministro sono custodite in questa Biblioteca. I volumi
legati per Colbert si caratterizzano in genere per l'utilizzo di marocchino rosso con supporti in cartone,
una cornice all'antica e lo stemma del possessore al centro dei piatti, provvisto, al suo interno,
di una biscia (lat. coluber) circondata dal collare degli ordini di San Michele e del Santo Spirito. Il
dorso reca talvolta il monogramma semplice o doppio JBC. I labbri sono decorati con motivi
stilizzati e i tagli sono dorati o spruzzati. Altri volumi della Colbertina conservano invece la loro
legatura originale.